Il Parma torna in Serie A: il progetto, gli investimenti e le spese di Kyle Krause

By Marco Deiana

Il progetto Parma prende forma. A quattro anni dal suo arrivo, Kyle Krause può godersi un meritato successo con la promozione in Serie A della sua squadra. Il proprietario statunitense del club ducale infatti, dal suo arrivo nel 2020, finora ha vissuto solamente delusioni: una retrocessione in Serie B, un campionato anonimo in cadetteria e l'eliminazione nei playoff dello scorso campionato. Eppure da parte sua non è mai mancato l'apporto economico, fondamentale per tenere in piedi la società gialloblù che continua ad avere costi da società di media classifica di Serie A (nonostante i tre anni in Serie B).

Una promozione - sulla carta - scritta da inizio anno, anche se la Serie B non è mai stato un campionato scontato. Anzi, per certi versi la bellezza di questo campionato - almeno per chi non lo vive in prima persona - è proprio l'incertezza e la capacità di sovvertire i pronostici di inizio stagione.

Il ritorno in Serie A del Parma potrebbe segnare l'inizio del vero progetto Parma legato a Kyle Krause. Dopo quattro anni di apprendistato (uno nella massima serie e tre in cadetteria), il patron statunitense può costruire qualcosa di importante.

Gli investimenti e le spese di di Kyle Krause nel Parma

L'arrivo a Parma di Kyle Krause risale al settembre 2020. L'imprenditore statunitense investì 30 milioni di euro per l'acquisizione del 90% delle quote del club, diventando socio di maggioranza, e prendendo in carico anche i 70 milioni di euro di debiti. Un'operazione totale da circa 100 milioni di euro.

Nel corso di questi anni Krause ha messo di tasca propria circa 356 milioni di euro, di cui 300 milioni di euro convertiti a capitale a copertura delle perdite, quindi acquisiti nel patrimonio del Parma. Al 31 dicembre 2023 (il club ducale dall'arrivo della nuova proprietà gestisce i bilanci considerando l'anno solare e non la stagione sportiva, come fanno quasi tutti gli altri club) il debito residuo del Parma verso la controllante (ossia la Krause Group, holding di Kyle Krause che gestisce la società ducale) è di poco più di 50 milioni di euro che verranno probabilmente convertiti in capitale entro la fine del 2024. Gli unici debiti sono legati a costi di gestioni come fatture non scadute o rate future verso altri club per il pagamento dei cartellini dei giocatori.

Da sottolineare anche l'esistenza di crediti, di cui 11 milioni nei confronti dell'erario legate al pagamento anticipato delle tasse.

La situazione economica del Parma

Al 31 dicembre 2023 (il club ducale dall'arrivo della nuova proprietà gestisce i bilanci considerando l'anno solare e non la stagione sportiva, come fanno quasi tutti gli altri club) il debito residuo del Parma verso la controllante (ossia la Krause Group, holding di Kyle Krause che gestisce la società ducale) è di poco più di 50 milioni di euro che verranno probabilmente convertiti in capitale entro la fine del 2024. Gli unici debiti sono legati a costi di gestioni come fatture non scadute o rate future verso altri club per il pagamento dei cartellini dei giocatori.

Da sottolineare anche l'esistenza di crediti pari a 32 milioni di euro, di cui 11 milioni nei confronti dell'erario legate al pagamento anticipato delle tasse. Il patrimonio netto è di 20 milioni di euro, in crescita di cinque milioni rispetto al 31 dicembre 2022.

Risultati economici nell'era Krause

Ricavi da società di Serie B con spese da club di media fascia in Serie A. Questa è stata la costante dei bilanci del Parma negli anni di gestione della proprietà statunitense. Proprio Kyle Krause è stato costretto a investire di tasca propria, come già accennato qualche paragrafo sopra, per coprire le perdite nei vari esercizi di bilancio.

Il progetto del nuovo stadio Tardini

Tra gli obiettivi di Kyle Krause c'è la ristrutturazione totale dello stadio Ennio Tardini. Il progetto prevede un impianto da 21mila posti a sedere e tutti al coperto, 20mila metri quadrati tra spazi pubblici, aree commerciali, Parma Store e il museo del club ducale.

L'investimento previsto è di 138 milioni di euro (cifra destinata a salire anno dopo anno a causa dell'aumento dei costi delle materie prime), di cui 80 milioni di euro di investimento personale della proprietà ducale.

Monte ingaggi e trasferimenti nell'era Krause

Secondo i dati presenti sul portale economico Capology.com, il Parma durante l'era Krause ha abbassato anno dopo anno il monte ingaggi lordo, passando dai circa 41 milioni di euro della prima stagione in Serie A agli attuali 21,7 milioni di euro che hanno portato al ritorno nella massima serie italiana.

Nei quattro anni di era Krause, il saldo del calciomercato è sempre stato negativo. Le spese per gli acquisti ammontano a 70,9 milioni di euro mentre gli incassi dalle cessioni a 26,5 milioni di euro.

Dati Transfermarkt: è stato considerato solamente il mercato invernale, avendo preso in mano il club a settembre 2020 (il dato totale della stagione 2020-21, considerando quindi anche la vecchia gestione, è di 102 milioni di euro per gli acquisti e 4 milioni per le cessioni)*

La filosofia del Parma di Kyle Krause

Rispetto alle gestioni precedenti, Kyle Krause ha effettuato un profondo rinnovamento sull'idea di sviluppo sportiva del club. Il Parma in questi anni ha investito nell'acquisizione dei cartellini dei giovani giocatori per la prima squadra e per il settore giovanile, con un piano di crescita a medio/lungo termine, evitando - quando è possibile - l'acquisto di giocatori giovani in prestito.

Con il ritorno in Serie A Krause dovrà lavorare (anche) per aumentare sensibilmente i ricavi commerciali per dare maggiore stabilità economica al club e non dipendere esclusivamente dai diritti televisivi garantiti dalla presenza nella massima divisione.

L'articolo originale è stato pubblicato da 90min.com/IT come Il Parma torna in Serie A: il progetto, gli investimenti e le spese di Kyle Krause.