Le maglie away più discusse nella storia della Juventus

By Giovanni Benvenuto

Correva l'anno 2011, la Juventus \- reduce da due annate disastrose - fu protagonista di un'inaugurazione in grande stile del suo nuovo stadio: lo Juventus Stadium, rinominato poi come Allianz Stadium dopo l'accordo commerciale con Allianz. In quella stagione c'erano due sponsor sulla maglia: Betclic e Balocco. Il marchio conosciuto per il live betting e per le scommesse sportive comparve sul kit home, mentre l'azienda italiana - nota per la produzione di dolci e biscotti - decise di apparire sulla maglia da trasferta. In questo caso il kit away fu al centro di una discussione accesa tra le community di tifosi: la maglia era rosa e il colore del marchio era totalmente rosso sopra la stella che copriva gran parte della divisa. Alcuni hanno lanciato una frecciatina anche alla Nike Football. "Ma che cos'è?! La divisa di Hello Kitty?!", disse un sostenitore accanito della Juve sul web. Il parere fu condiviso in gran parte anche dal tifo organizzato che, seppur fedele alla storia della squadra, indicò al colosso statunitense e al club di cambiare "registro" nella scelta del design delle divise. Per comprendere meglio il controverso legame tra la Juventus e le sue divise bisogna fare un passo indietro e arrivare all'anno precedente.

L'anno con Del Neri e la "maglia da ciclista"

La Juventus, nell'estate del 2010, si prepara alla stagione che vede poi come protagonista - in negativo - l'allenatore Luigi del Neri. La squadra arriva al settimo posto nel primo anno della presidenza di Andrea Agnelli. Sul campo viene messo in risalto, in occasione di alcuni match casalinghi e anche di quelli in trasferta, il kit away. Il motivo? Si tratta di una divisa bianca arricchita dal tricolore verticale al centro. Come main sponsor c'è sempre Balocco. Per l'occasione i rivali dell'Inter e quelli del Milan non si sottrassero nel provocare i tifosi bianconeri."Il tricolore? Potete solo disegnarlo! Perché adesso non riuscite più a vincerlo", dissero i tifosi nerazzurri. Il Milan, con il suo tifo, rispose con "Siete nel paese dei "Balocchi", non riuscite più a competere!". La maglia fu un vero flop per le frecciate dei rivali e per gli incassi ottenuti. Ma, se si lega sempre il discorso colori e brand bisogna fare riferimento alla stagione 2008-2009 quando la Juve fu coraggiosa nel presentare un kit totalmente insolito.

Reto Ziegler, Milos Krasic | Valerio Pennicino/GettyImages

La pioggia di critiche e la stagione con Ranieri

Nel 2008, la Juventus mostrò sempre come main sponsor sulle maglie il marchio"New Holland". L'azienda, conosciuta per la produzione di trattori e altre macchine agricole, comparve sul kit away del club. Il colore? Un oro associabile - in un certo senso - al modello delle Nike Tiempo interamente colorate di nero, oro e bianco. I tifosi, anche in questa specifica situazione, dissero che la scelta di Nike fu totalmente inappropriata, lontana dalla tradizione. Nonostante questo, la Juve giocò partite che tuttora i tifosi ricordano come quella del Bernabeu di Madrid. Alex Del Piero (autore di una doppietta) segna una punizione da manuale, con il pubblico delle merengues che applaude "Pinturicchio". Ranieri gli concede "passerella", con la Juve che sorride dato il successo di prestigio in Europa. Il kit away viene ricordato per questa partita, non per la sua bellezza.

L'articolo originale è stato pubblicato da 90min.com/IT come Le maglie away più discusse nella storia della Juventus.