Pioli sul probabile addio al Milan e sulle motivazioni di fine stagione

By La redazione di 90min

Il Milan si appresta ad affrontare il Torino in trasferta, domani, senza più obiettivi da raggiungere: il secondo posto è ormai al sicuro ed è dunque logico che le discussioni in casa rossonera siano rivolte già al futuro, da tempo, e che Stefano Pioli si trovi a dover gestire un clima particolare. Lo stesso Pioli ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida in programma domani all'Olimpico Grande Torino. Questo quanto riportato da MilanNews:

Squadra senza motivazioni? "È stata una buona settimana finalmente, perché non vincevamo da tanto tempo... Siamo più sereni e credo che la serenità ci possa aiutare a rendere al meglio domani, quindi mi aspetto una prestazione di livello anche per la voglia che abbiamo di chiudere bene il campionato".

Che Milan sarà: "Oggi non si è allenato Theo che ha avuto un attacco influenzale, quindi vedrò se farà in tempo a recuperare per domani. Se riuscirò, farò giocare tutti in queste ultime due partite".

Ultimi giorni in rossonero: "Chi? Giroud e Kjaer? (ride, ndr). Cerco di non pensarci. Poi mi incontrerò col club a fine stagione, faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di essere concentrato per aiutare la squadra, poi eventualmente certe emozioni le conoscerò vivendole".

Caso Allegri: "È sempre difficile giudicare da lontano. Allegri ha vinto tantissimo, è un grande allenatore. Sappiamo che per il ruolo che abbiamo dobbiamo gestire certi tipi di aspettative e di pressioni. Poi sono sempre esagerate tutte le cose nel nostro ambiente, i complimenti come le critiche".

Rapporto col club: "Col Club ho sempre avuto un gran rapporto e sarà così fino alla fine, poi ognuno fa quello che deve fare".

VAR a chiamata: "Io sono per giocare di più. Avere altre interruzioni non so se sia la strada migliore...".

Sul 'tanto vale tenere Pioli': "Se Massaro voleva fare un complimento... Non è corretto il ragionamento: 'Tanto vale tenere Pioli'. Ma: 'È giusto tenere Pioli perché...'. Non commento".

Il futuro della squadra: "Non dovete farle a me queste domande. Giroud giocherà l'ultima partita, non domani dall'inizio: mi auguro possa arrivare a 50 gol. Il rapporto che ho creato e avuto con i giocatori è veramente profondo, che va anche al di là di ciò che abbiamo fatto o non fatto... Non posso che essere grato e felice. Io faccio questo lavoro qua per emozionarmi e io mi sono emozionato qua; questo va al di là di qualsiasi risultato, di qualsiasi critica, di qualsiasi gloria o beneficio. Per questo dirò sempre grazie ai miei giocatori".

Il percorso negli anni: "Abbiamo vinto quello Scudetto perché tutti hanno fatto il massimo. Dovrei dire tante cose, fare tanti elogi su quell'anno... Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, in cui tutti si sono espressi al massimo, alcuni anche al di sopra delle loro potenzialità. Si era creata una magia tra di noi, con l'ambiente, con i tifosi, poi siamo stati premiati da un grande successo. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. A lui, a Kjaer e a Zlatan sono legato nel modo più assoluto".

I miglioramenti da ottenere: "I nuovi hanno qualità importanti e possono fare anche di più, anzi: sicuramente faranno di più. L'anno scorso, quando ci siamo applauditi insieme per il secondo posto in palestra, ho chiesto ai ragazzi la classifica nella loro squadra dell'anno scorso e nessuno, a parte Okafor, avevano raggiunto un livello così alto. Poi abbiamo avuto alti e bassi, ma non per mancata disponibilità, compattezza. Per questo voglio premiare tutti in queste ultime due partite. Non posso che essere grato a questo gruppo".

Obiettivo Champions in futuro: "È difficile. Io credo che il Milan ce la possa fare, anche se il livello è molto alto. Quest'anno, però, abbiamo avuto un esempio chiaro: il Dortmund è quinto a 25 punti dal Leverkusen ed è in finale, anche se il Real è favorito. Ora Ancelotti si toccherà (ride, ndr). Noi dobbiamo fare l'altro scalino".

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